Presentazione Squadre 2020: Circus – Wanty Gobert – Tormans
Questa stagione rappresenta un ulteriore passo in avanti da parte della Circus – Wanty Gobert – Tormans. La squadra belga diretta da Jean-François Boulart ha cambiato diversi elementi cercando di rinnovarsi, trovando tuttavia il diritto da parte dell’UCI di partecipare a tutte le classiche WorldTour. Purtroppo ASO non ha confermato loro la possibilità di partecipare al Tour de France, probabilmente anche a causa della perdita del francese Guillaume Martin, ma gli obiettivi da raggiungere di certo non mancheranno grazie a un gruppo ben assortito e ricco di individualità interessanti, nel segno sempre più palese della multidisciplinarietà.
GLI UOMINI PIU’ ATTESI
Il nodo da risolvere è inevitabilmente quello della leadership. Perso Guillaume Martin, negli ultimi anni l’uomo più performante della squadra, il testimone passa principalmente nelle mani di Timothy Dupont. Il 32enne ex Veranda’s Willems ha raggiunto un livello di maturità invidiabile, che gli ha permesso nelle ultime due stagioni di raggiungere risultati importanti sia a livello continentale, quell’Europe Tour fondamentale per le logiche di squadra, che WorldTour.
Gli altri corridori sui quali la dirigenza fa sicuro affidamento sono Aimé de Gendt e Andrea Pasqualon. Il giovane belga è cresciuto molto nel 2019 portando a termine il Tour de France e vincendo la Antwerp Port Classic, proponendosi come uno dei nuovi pilastri di una squadra alla ricerca di nuova identità, mentre il 32enne azzurro è uno degli uomini più veloci tra le Professional e quindi riesce sempre a portare in dote a fine stagione un ottimo numero di piazzamenti e di vittorie.
Anche Boris Vallée è una ruota veloce dal buon rendimento sulla quale si può fare affidamento per accumulare punti importanti nel circuito Continental, anche se molte speranze sono affidate sul nuovo arrivato Danny van Poppel, velocista abituato al WorldTour in grado di disimpegnarsi ai più alti livelli se sarà in grado di tornare al massimo della forma. Con più spazio e compagni a disposizione, tra i quali nuovamente il fratello Boy Van Poppel, cercherà di ottenere quei risultati che gli sembravano promessi ad inizio carriera. Un altro giovane in grande ascesa è il norvegese Odd Christian Eiking, corridore potenzialmente molto performante nelle corse di un giorno che quest’anno proverà a fare un ulteriore salto di qualità così come l’ex BMC Loïc Vliegen, che sta arrivando alla piena maturità pur non essendo ancora mai riuscito a corrispondere le aspettative di inizio carriera.
A 27 anni, Xandro Meurisse ha dimostrato nel corso delle ultime stagioni una buona crescita, affermandosi come uno dei più affidabili della squadra. Fattosi notare per la grande combattività messa in campo all’ultimo Tour de France, è sempre in grado di abbinare quantità a qualità sia su tracciati facili che su quelli più impegnativi.
Tra i nuovi arrivi, ci si aspetta fin da subito un apporto importante dall’esperto Jan Bakelants, ultimo arrivato in ordine di tempo, corridore che ha qualità per dire la sua su più terreni e affermarsi come il leader indiscusso della squadra (un ruolo che tecnicamente può svolgere, ma che per caratteristiche comportamentali potrebbe non essere il più adatto), nonché da Maurits Lammertink, corridore che a questi livelli può ottenere risultati importanti per il team con le sue doti di resistenza e velocità. Corridore con profilo simile e Wesley Kreder, che qualche buon risultato e piazzamento utile alla causa del team è solito portarlo, oltre al lavoro per i compagni.
Sarà poi interessante valutare l’impatto su questo gruppo da parte del 26enne scalatore lombardo, Simone Petilli. Promessa non ancora mantenuta del ciclismo nostrano, avrà l’arduo compito di non far rimpiangere Guillaume Martin e l’aver fatto un passo indietro, rispetto ad una realtà come l’UAE Team Emirates potrebbe dare i suoi frutti, con la possibilità di avere più spazio e opportunità per esprimersi in prima persona. In salita sembra poter diventare l’uomo di riferimento del team.
Attenzione anche a Quinten Hermans, corridore che dopo anni incentrati quasi esclusivamente nel ciclocross potrebbe dedicarsi quest’anno molto di più anche alla strada. Classe 1995, coetaneo di quel Mathieu van der Poel di cui sta imitando il percorso, ha già dimostrato buone cose nelle poche apparizioni degli ultimi due anni, sfiorando il successo in una corsa di livello come il Giro di Vallonia (battuto per una questione di piazzamenti dal solo Tim Wellens). Corridore agile e potente, si inserisce nella scia della multidisciplinarietà di cui potrebbe essere un valido portabandiera.
LE GIOVANI PROMESSE
In una squadra in cui l’età media è abbastanza alta, non mancano comunque alcuni nuovi innesti di talento. Il più maturo attualmente potrebbe essere il coriaceo sprinter Alfdan De Decker, già stagista con il team nel finale di stagione. Classe 1996, nella passata stagione ha ottenuto alcuni piazzamenti molto interessanti, anche in corse di buon livello. Con il suo profilo ci sono molti corridori in squadra, quindi potrebbe non avere molto spazio inizialmente, ma avrà anche modo di imparare bene il mestiere seguendo i propri uomini di riferimento.
Classe 1997 sono invece Jasper De Plus e Alexander Evans, con l’australiano che appare decisamente come più interessante, forte di bei risultati a livello giovanile, fra i quali spicca il successo al Tour de l’Avenir, dopo aver comunque già ottenuto alcuni piazzamenti meritevoli anche tra i professionisti (spicca l’ottavo posto all’Herald Sun Tour). Lo scorso anno ha corso per la quotata SEG Racing, una delle accademie più importanti a livello giovanile. Meno appariscente tra i giovani è stato invece il belga, fratello di Laurens De Plus, passista di buone prospettive che sinora ha brillato soprattutto a cronometro.
Il più giovane è il 21enne Jérémy Bellicaud, il nuovo scalatore francese della compagine belga. Per lui la pesante eredità psicologica di prendere il posto in squadra di Guillaume Martin. Ma il classe 1998 dovrà innanzitutto fare apprendistato per imparare come plasmare il talento che gli ha permesso di salire sul podio dell’impegnativo Tour de Savoie Mont Blanc.
La squadra
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